Salento, esotico italiano

Scritto da Luciana Francesca Rebonato. Postato in Destinazione Italia


salento torre orso





Un tempo un microcosmo a sé, il mare del Salento è oggi protagonista nella cronaca del turismo delle vacanze con ben due appellativi: “Maldive italiane” e “Caraibi di Manduria”, a seconda di quale costa si scelga. Già, perché questo spaccato pugliese vede ben due mari a lambire le sue coste, lo Ionio e l’Adriatico: il primo contraddistinto da sabbia e roccia mentre l’entroterra è punteggiato da innumerevoli località e borghi minuscoli, il secondo – soprattutto - da falesie lungo la costa.


 
Il respiro del mare soffia sulle località che attirano come calamite gli intenditori del mare, a iniziare dalla costa adriatica dove spicca San Cataldo - in provincia della barocca Lecce -, nella quale trovare anche resti del porto della romana Lupiae, fatto presumibilmente dall’imperatore Adriano. Da visitare sono Le Cesine, seicentoventi ettari di riserva naturale di cui trecentoquarantatto affidati al Wwf come “riserva di popolamento animale”, un trionfo di pini d’Aleppo e di orchidee. Da Torre Specchia Ruggeri, una fra le circa ottanta torri d’avvistamento del salentino, retaggio di passati trascorsi difensivi – la costa muta e disegna scogliere con accesso diretto al mare, di tanto in tanto intervallate da calette di sabbia. Il centro che spicca, qui, è San Foca, con valenti attrezzature portuali. Vivace e apprezzata è Torre dell’Orso, adagiata ai margini di una bellissima baia, seguita dall’oasi di Frassanito, con spiaggia ombreggiata da una pineta e, nel mare, le onde mosse dal vento. Non a caso è una delle mete preferite dai surfisti per le ottimali condizioni del vento.

Alte falesie di roccia movimentano la costa a sud di Otranto – bella la sua marina! – fino al capo de finibus terrae che palesa calette, grotte e un mare con onde che spumeggiano in tutte le sfumature del blu e del verde, un mare spettacolare annoverato nel Parco regionale Costa Otranto-Santa Maria di Leuca. Da non perdere sono Santa Cesarea Terme, Tricase e le marine – Marina Marittima, Marina d’Andrano, Marina Serra, Marina di Novaglie – e Santa Maria di Leuca, Castro con le sue grotte. Mozzafiato è il mare dell’Argentiera, nella quale i fondali sabbiosi e i riflessi del mare sono, appunto, argentei. Da esplorare è la grotta della Zinzalusa, così come la grotta Romanelli e da raggiungere è il faro di Punta Palascia. Si “doppia” la Marina di Leuca e si arriva al Salento ionico: Marina di Felloniche apre la parata delle straordinarie località che costellano la costa ionica del Salento, il trionfo di acque turchesi, natura mediterranea e torri costiere. Una delle spiagge più famose del Salento è Marina di Pescoluse, e sono altrettanto paradisiache Marina di Campilungo, Lido Marini, Torre Pizzo – davanti alla quale si allunga Punta Pizzo, limite estremo della baia Verde -, Torre Suda, Marina di Mancaversa e Gallipoli.

A tutto mare sono anche Rivabella e Lido Conchiglie – spiagge sabbiose con pineta retrostante – ed esclusive si delineano Santa Maria al Bagno e Santa Caterina. A Punta Prosciutto inizia il territorio di Manduria, che insieme al suo mare è stato ribattezzato “Caraibi di Manduria”. Non è difficile crederlo, soprattutto alla spiaggia di San Pietro in Bevagna: provare per poi… ritornare! Tutti da esplorare, infine, sono il parco regionale Portoselvaggio e l’area marina protetta di Porto Cesareo, un unicum di natura che vale da sola il viaggio. Sabbia bianchissima, dune alte anche otto metri e mare caraibico: siamo nella riserva orientale regionale Palude del Conte e Dune Costiere Porto Cesareo. 

Luciana Francesca Rebonato
Web Content Manager
Tutti i diritti sono riservati

Altri articoli di questa zona che ti possono interessare :
Puglia: due mari e “percorsi blu”
Polignano, prescenio a mare 









Booking.com