Area Marina Protetta Plemmirio

Scritto da Aurelio Lentini. Postato in AREE MARINE PROTETTE

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L’Area Marina Protetta del Plemmiro si trova nella porzione sud-orientale del territorio di Siracusa ed è classificata come Area specialmente protetta di interesse Mediterraneo che viene assegnata ai siti di importanza particolare per la conservazione della biodiversità del Mediterraneo.


La Penisola Maddalena è un luogo suggestivo formato da un altopiano che è il risultato di un’attività tettonica millenaria che ha isolato e un blocco che ha un andamento da nord-ovest a sud-est e presenta caratteristiche affascinanti.
L’importanza dell’area, oltre che da un punto di vista naturalistico, si attesta anche nella tradizione storica: crocevia di importanti traffici nel Mediterraneo e meta di passaggio delle navi greche, romane e cartaginesi, conserva numerose testimonianze e reperti storici. Nei suoi fondali affiorano spesso colli d’anfora e reperti archeologici.

L’Area Marina Protetta comprende quasi l’intera Penisola Maddalena da Punta Castelluccio, a oriente, a Punta di Milocca, a occidente. È suddivisa in una zona di riserva integrale comprendente l’area intorno Capo Murro di Porco; una zona di riserva generale che comprende i tratti di mare costieri da Punta Tavola a Punta di Minocca; una zona di riserva parziale che interessa i tratti di mare più esterni tra Punta Castelluccio e la baia a ovest di Punta di Milocca.
Il Plemmiro offre fondali stupendi e sorprendenti, il tratto di costa tra Punta Castelluccio e Punta Tavernara è abbastanza basso, da Punta Murro di Porco si incontrano strapiombi anche di 30 o 40 metri. Tale diversità favorisce naturalmente la presenza di grotte sommerse e insenature che oltre a essere uno scorcio mozzafiato sono anche il luogo ideale per una gran varietà di coralli, pesci e crostacei.

Aurelio Lentini
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Area Marina Protetta Capo Gallo - Isola delle Femmine

Scritto da Aurelio Lentini. Postato in AREE MARINE PROTETTE

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Nel territorio nord-occidentale della provincia di Palermo, tra la punta di Capo Gallo e l’Isola delle Femmine, sorge l’Area Marina Protetta omonima istituita nel 2002 per tutelare e valorizzare le bellezze del territorio.


L’Area Marina è suddivisa in tre zone di tutela: una di riserva integrale con divieto di balneazione che comprende il tratto di costa a ovest di Capo Gallo e i tratti nord-occidentale e nord-orientale dell’Isola delle Femmine dove vige anche il divieto di balneazione; una di riserva generale che comprende una vasta porzione di mare circostante le zone di riserva integrale e la porzione compresa tra Punta Catena e Punta Matese; una di riserva parziale che comprende la restante area di mare della riserva tra Capo Gallo e l’Isola delle Femmine.

I fondali, bellissimi, sono caratterizzati da una struttura a gradoni che dal punto di vista geologico corrispondono alle antiche linee di costa (paleorive) di epoche in cui il livello del mare era più basso di quello attuale. La costa è prevalentemente rocciosa senza scogliere alte e presenta numerose insenature e calette.
La flora e la fauna dell’Area Marina Protetta sono ricche e affascinanti, le specie animali sono numerosissime e popolano il fondale a tutte le profondità; non sono rari avvistamenti di tonni, delfini e verdesche.
Tra i punti di interesse sono da annoverare senza dubbio la Grotta dell’Olio, la Grotta della Mazzara, Secca Palidda e il relitto di un aereo tedesco abbattuto nella seconda guerra mondiale a 50 metri di profondità di fronte a Sferracavallo.

Aurelio Lentini
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Area Marina Protetta Isole Pelagie

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L’Area Marina Protetta delle Isole Pelagie è una delle più affascinanti - nonché la più meridionale - aree marine protette italiane. La peculiarità di Lampedusa e Linosa (e Lampione), immerse nel canale di Sicilia di fronte la provincia di Agrigento, è di avere peculiarità e caratteristiche ambientali tipiche di due continenti: l’Europa e l’Africa.


Più vicine alla Tunisia che alla Sicilia, Lampedusa e Lampione fanno parte del blocco geologico africano, mentre Linosa appartiene a quello della Sicilia.
L’Area Marina Protetta è suddivisa in tre zone: una di riserva integrale comprendente un piccolo tratto settentrionale e l’isola dei Conigli a Lampedusa e un triangolo di mare a nord di Linosa nelle quali vige un divieto assoluto anche di balneazione e immersione se non degli operatori addetti alla loro tutela; una di riserva generale comprendente l’intero fronte settentrionale di Linosa e il fronte nord-orientale di Lampedusa dove sono consentite la balneazione e le immersioni ma non la pesca; una di riserva parziale comprendente l’intero isolotto di Lampione e le parti orientali e occidentali delle isole maggiori.

L’isola di Lampedusa si estende per circa venti chilometri quadrati e ha la forma di un triangolo i cui angoli sono le punte di Capo Grecale, Punta Parrino e Punta Sottile. La costa settentrionale è alta e scoscesa mentre quella meridionale, prevalentemente rocciosa, presenta qualche insenatura e spiaggia.
L’isola di Linosa, di origine vulcanica, è molto più piccola di Lampedusa e ha un’area di 5,2 chilometri quadrati. Meno frequentata dal turismo di massa è un vero gioiellino del nostro mare. Le coste sono principalmente rocciose di origine vulcanica, ricche di grotte, piscine naturali e formazioni geologiche affascinanti.
La fauna e la flora marina dell’arcipelago delle Pelagie è di una bellezza rara e assolutamente variegata. Per la loro posizione geografica al centro del Mediterraneo tra le aree occidentali - più fredde - e orientali - più calde -  le isole sono un punto di ritrovo per numerosissime specie vegetali e animali.
Fra le più famose è la tartaruga Caretta caretta che è solita nidificare nelle spiagge di Lampedusa e Linosa, oltre ai cetacei stanziali come il delfino e altri cetacei quali il delfino comune e la balenottera comune.

Aurelio Lentini
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Area Marina Protetta Isole Egadi

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L’Area Marina Protetta delle Isole Egadi con i suoi oltre 50.000 ettari di estensione è la più grande a livello europeo. Comprende le isole dell’arcipelago antistante le coste della provincia di Trapani: Favignana, Marettimo, Levanzo e gli isolotti di Formica e Maraone.

Il territorio è diviso in una zona di riserva integrale, che interessa il tratto occidentale di Marettimo e l’area dello scoglio di Maraone; una di riserva generale, comprendente il faraglione di Favignana, i tratti nord e sud di Marettimo, l’isolotto della formica e parte del territorio di Levanzo; una di riserva parziale, comprendente tutta l’isola di Favignana, il fronte orientale di Marettimo e il tratto di mare tra Levanzo, Favignana e Formica e Maraone; un'area di protezione, unica in Italia, dove sono in vigore divieti meno severi ma è comunque assicurata la tutela.

La flora, tra marina e terrestre, comprende centinaia di specie fra le quali le più diffuse sono quelle della macchia mediterranea e le vaste praterie sommerse di posidonia oceanica.
Il territorio è costellato da grotte e fenomeni carsici che arricchiscono la varietà dei fondali, habitat prediletto di molte specie animali marine tra le quali, negli ultimi anni, si annovera anche la foca monaca.
Le isole presentano l’aspetto tipico delle isole mediterranee e le coste sono, nonostante la presenza di qualche spiaggia, prevalentemente rocciose e frastagliate.

Aurelio Lentini
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Area Marina Protetta isole Ciclopi

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L’Area Marina Protetta Isole Ciclopi, in Sicilia, è costituita dal tratto di mare antistante il comune di Aci Trezza che si estende da Capo Mulini a Punta Aguzza, nel comune di Aci Castello. Qui si innalzano le isole dell’arcipelago dei Ciclopi, dalla forma allungata che le fa sembrare dei giganti che camminano sull’acqua.


L’arcipelago è composto dall’isola Lachea e dai suoi faraglioni ed è bagnato da un mare cristallino dove abitano una flora e una fauna sorprendenti e tra le più affascinanti del Mediterraneo.
L’Area Marina Protetta è suddivisa in una zona di riserva integrale, delimitata da boe gialle e comprendente la porzione di mare a ridosso degli scogli dell’arcipelago, in cui è consentita la sola balneazione e il transito in barca a remi o vela; una zona di riserva generale dove sono consentite la balneazione e la pesca sportiva per i residenti; una zona di riserva parziale che comprende il tratto più vasto da Capomulini al territorio a sud di Aci Castello.

Le specie animali e vegetali che popolano la riserva sono tante e varie, a tal proposito si consiglia di fare un giro sui battelli a fondo trasparente per apprezzare le bellezze sottomarine in tutta comodità.
Questa porzione di mare è il naturale luogo di incontro tra la fauna marina tirrenica e quella ionica , quindi un’importante stazione di ripopolamento sempre ricca di pesci da ammirare.

Aurelio Lentini
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