Australia, dalla Great Barrier Reef al surf

Scritto da Luciana Francesca Rebonato. Postato in Destinazione Mondo

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E’ come il suo simbolo più famoso, il boomerang, dal return-throw più preciso: nell’avventurosa scoperta della destinazione torna sempre indietro la sensazione di vedere molto e, al contempo, sempre troppo poco.


Non siamo molto lontani dalla realtà: il continente australiano, fra i più intriganti dell’emisfero meridionale, è immenso e le sue coste sono fra le più richieste dagli appassionati di mare, libertà e viaggi on-the-road.

Un’idea di dove andare? Si può partire dall'Australia nord-orientale, al largo della costa del Queensland, dove impera la “Grande barriera corallina” - Great Barrier Reef –, la più grande al mondo, duemilanovecento barriere coralline collegate fra loro e novecento isole per un’estensione di circa duemilaseicento chilometri. Patrimonio dell’Unesco, la barriera corallina vede gran parte della sua area annoverata nel Parco marino della grande barriera corallina. Un percorso ideale alla ricerca di emozioni vede gli amanti del mare percorrere la Pacific Coast Touring Route da Sidney a Brisbane toccando Byron Bay e la Gold Coast, seguire la spettacolare Great Ocean Road oppure la costa fino a Mornington Peninsula nel Victoria, esplorare le 74 isole che formano la Queensland Whitsundays, avventurarsi nella regione del vino con le spiagge perfette per il surf di Margaret River nel Western Australia sud- occidentale e la Fleurieu Peninsula nel South Australia.

Se non è possibile fare tutto, meglio concentrarsi sui must, che dopo la Barriera Corallina vedono emergere le Whitsundays Islands – nel Queensland -, 74 isole delimitate dalla Great Barrier Reef, Patrimonio Mondiale dell’Umanità, protette dalle acque del Coral Sea. Il fiore all’occhiello è la famosa Whitehaven Beach, sette chilometri di spettacolare sabbia bianca lucente – grazie al silice che conferisce un colore bianco brillante -, un paradiso incontaminato. Sempre nel Queensland si trova la Gold Coast, nientemeno che settanta chilometri di spiagge con la meta più famosa chiamata Surfer’s Paradise, il paradiso dei surfisti: la Gold Coast vanta alcune delle migliori - e più regolari - onde australiane ed è sede di numerose gare di surf internazionali. In quest’area le onde sono praticamente garantite senza contare quelle alte e leggendarie che si infrangono sulla spiaggia ogni due mesi circa. Si può imparare a surfare, qui, così come pagaiare da Gold Coast Seaway a South Stradbroke Island. La Gold Coast è anche il gateway per le migliori attrazioni naturali del Queensland, whale-watching incluso. Nel New South Wales la bussola punta su Byron Bay - località perfetta sia per gli studenti sia per i più che abbienti - con centinaia di chilometri di spiagge dorate. Byron Bay prende il nome da Cape Byron, così nominato dal capitano Cook in onore di Lord Byron, nonno del celebre poeta inglese. Da non perdere è il suo storico faro, affacciato su un oceano nel quale imparare a maneggiare una tavola da surf grazie a un moto ondoso piuttosto tranquillo. Una curiosità: Cape Byron è il punto più orientale australiano e quindi il primo posto del Paese a ricevere i raggi del sole all’alba.

A sud di Melbourne si trova la Mornington Peninsula – nello stato di Victoria, il più piccolo stato continentale australiano – nella quale scoprire storici villaggi nelle baie, spiagge rilassanti e adrenaliche onde perfette per fare surf, il tutto incorniciato da paesaggi ad alto potere emozionale. Mornington Peninsula vanta due baie, Port Phillip Bay e Western Port Bay, centinaia di spettacolari siti da scoprire e una miriade di opportunità a tutta natura: nuotare con i delfini e foche a Sorrento – sì, si chiama proprio così -, fermarsi per pranzare fra i vigneti affacciati sul mare, avere un incontro ravvicinato con i koala su French Island, dedicarsi alle immersioni. Ai subacquei, infatti, la Mornington Peninsula consente di scoprire una sessantina di relitti diventati una sorta di barriera corallina artificiale che attrae numerosissimi pesci.

Nell’Australia meridionale spicca la Fleurieu Peninsula, destinazione perfetta per tutte le stagioni e per surfare con la popolazione locale, immergersi fra navi sommerse, ammirare i pinguini sulla Granite Island, pescare in totale relax e, volendo, esplorare la foresta pluviale. Dal sud passiamo all’ovest, nella Western Australia, e  precisamente a Margaret River, una delle migliori aree per il vino, un paradiso naturale di spiagge e di mare ideali per i surfisti: le vigorose onde che si infrangono sulle 75 spiagge della costa fanno di Margaret River una delle dieci mete mondiali più ambite dai surfisti. E sempre nell’occidente australiano spicca Ningaloo-Shark Bay, un oceano turchese nel quale pullula una ricca vita marina. Nel punto più occidentale dell’Australia i delfini sguazzano a Shark Bay - patrimonio dell’Unesco - e gigantesche balene nuotano a pochi metri dalla spiaggia. Consigli agli amanti del mare? Nuotate, praticate snorkeling e immergetevi in queste acque incontaminate nelle quali trovare anche tartarughe, balene in migrazione e mante protette. Per un’estensione del viaggio, la meta da scegliere è la Tasmania, nella quale andare in barca dalle spiagge di Park e Clifton  - vicino a Hobart -  o avventurarsi fino a Eaglehawk Neck, affrontare i possenti break di Cloudy Bay sulla ventosa Bruny Island e portare la tavola da surf a South Cape Bay. Marrawah, infine, è il sito più occidentale della Tasmania ed è un luogo leggendario per il surf.


Luciana Francesca Rebonato
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