Maldive, atolli da Eden

Scritto da Luciana Francesca Rebonato. Postato in Destinazione Mondo

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Le vedi dall’aereo e scorgi anelli di sabbia circondati da lagune turchesi. Poco distante, le onde si infrangono sulla barriera, orlando di bianco il perimetro degli atolli. Il tropico dei desideri, l’eden delle immersioni subacquee – con siti protetti dall’Unesco - fra caverne sottomarine e maestosi “pilastri” naturali coperti da coloratissimi coralli che fiammeggiano fra i fondali dell’Oceano Indiano. Emozioni e adrenalina pura, se si vuole anche provare l’ebbrezza di nuotare con lo squalo-balena.


In superficie, millecentonovanta isole di cui duecento abitate, atolli intrisi di profumo del mare da raggiungere a bordo delle tipiche imbarcazioni locali, i “dhoni”. La capitale delle Maldive è Malé, piccola, pittoresca e densamente popolata, unica nel suo genere, con moschee, mercati e labirinti di stradine. Dal vociare terrestre si passa al silenzio dell’oceano, qui particolarmente “trafficato” grazie una meravigliosa formazione di oltre tremila barriere coralline, fra le più complete al mondo per gli amanti del mare appassionati di scuba diving. E il bello è che non bisogna essere dei professionisti dello scuba diving: anche i neofiti possono ammirare il mondo subacqueo delle Maldive facendosi guidare dai numerosissimi ed esperti istruttori locali.

Un paio di idee: l’atollo di Ari Sud è designato come l’area marina protetta più estesa delle Maldive, il luogo ideale per avvistare e nuotare con gli squali-balena. Lungo una novantina di chilometri e largo circa trenta, è fra i più grandi atolli maldiviani - è separato da quello di Malé da un canale lungo quaranta chilometri e profondo cinquecento metri – e sfoggia i paesaggi più paradisiaci dell’arcipelago così come l’atollo di Baa con la sua Hanifaru Bay, la leggendaria baia attualmente protetta dall’Unesco con veri e propri “ranger” del mare che ne proteggono l’ingresso.

Imperdibile lo snorkelling in tutte le Maldive, con accesso alle barriere coralline direttamente dalle spiagge. E per un binomio mare e vento, ecco che le Maldive sono anche una sorta di mecca per gli appassionati di surf grazie al monsone di sud-ovest che, soprattutto da giugno e settembre, genera onde alte da tre a otto metri.


Voglia di relax? Basta scegliere un’isola deserta e dimenticare il resto del mondo, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Inclinazione per l’archeologia? Si può esplorare l’isola di Kudahuvadhoo, nell’atollo di Nilandhoo, dove trovare misteriosi tumuli, gli “hawittas”, che parrebbero essere rovine di templi buddhisti, ma gli archeologi non sono ancora giunti a una conclusione certa.
Inclinazione per la storia? Ci si può immergere nei fondali alla ricerca di relitti come il Maldive Victory - nei pressi dell’aeroporto di Hulule -, ritenuto da molti il più bel relitto del mondo.
Interesse per il folclore? Si può optare per la ricerca di apprezzati manufatti come oggetti di legno laccato e raffinati felis - tradizionali vesti lunghe - di cotone.
L’opzione migliore per scoprire le Maldive? Sicuramente la barca, per crociere della durata di uno o più giorni, ideale per snorkelling e immersioni ma anche per pescare e visitare isole, villaggi e fondali maldiviani.


Luciana Francesca Rebonato
Web Content Manager
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